Specie
botanica: Serenoa repens (Bart.) Small. (Sabal serrulata Schultes e
Schultes) (Famiglia Palmaceae).
Denominazioni
intemazionali: Saw palmetto, sabal.
DESCRIZIONE
GENERALE
Arbusto,
alto 3-4 m; foglie palmate, senza nervature continue, divise in foglioline
allungate, lineari-lanceolate, lunghe sino a 2,5 dm, picciolate con denti
spinosi; infiorescenza multi-ramificata, inferiore ad un metro,
sottostante le foglie, con fiori bianchi; il frutto presenta un mesocarpo
prominente come un
oliva, lungo 16-25 mm, di colore giallastro tendente al blu scuro quando
è maturo, con un singolo grande seme oblungo lungo 18 mm (17,7% del peso
secco del frutto). Matura da settembre a dicembre; forma estese colonie
negli Stati Uniti del sud-est, nelle pianure costiere dal Sud-Carolina al
Mississipi meridionale, fino alla Florida (FOSTER e DUKE). La droga è
costituita dal frutto.
COMPOSIZIONE
CHIMICA
I
frutti contengono l'1-2% di olio essenziale (formato per reazione di
alcoli e acidi durante la distillazione); olio fisso con il 75% di acidi
grassi liberi e il 25% di sostanze neutre, tra cui steroli liberi o
esterificati o esteri degli acidi grassi con alcoli; acidi tra cui
caproico, caprilico (circa l'1,3%) caprinico (circa l'1,8%), laurico
(circa il 24%), linoleico (circa il 3,6%), linolenico, miristico (circa
I'11,6%), oleico (circa il 33,2%), palmitico (circa l'8,7%) e acidi
stearici; acido antranilico negli estratti acquosi del frutto; steroli,
tra cui il beta-sitosterolo, beta-sitosterolo-3-O-beta-D-glucoside,
campesterolo, stigmasterolo, lupeolo, 24-metil-ene-cicloartanolo,
esacosanolo e 1-octacosanolo; alcoli, tra cui il farnesolo e il fitolo;
polisaccaridi SI, S2, S3 e S4, con tassi differenti di glucosio,
galattosio, mannosio, fucosio, arabinosio, ramnosio e acido glucuronico.
FARMACOLOGIA
O ATTIVITA' BIOLOGICHE
I
frutti hanno proprietà diuretica, sedativa, antiandrogenica,
antiinfiammatoria, antiessudativa, e sia estrogenica che antiestrogenica.
Nei topi esperimenti di somministrazione intraperitoneale di frazioni di
beta-sitosterolo, parzialmente purificate ed ottenute da estratti del
frutto, hanno mostrato una significativa attività estrogenica; è stato
anche dimostrato un effetto antiestrogenico. Un estratto del frutto si è
dimostrato selettivamente antagonista e in grado di prevenire il legame
del 52% dei recettori del diidrotestosterone nella prostata. La
somministrazione orale di un estratto del frutto, nei topi e nei ratti, ha
dimostrato di inibire fino al 90% 1'attività della 5-alfa-reduttasi
prostatica (che trasforma il testosterone in metaboliti che aumentano le
dimensioni della prostata). Una serie di esperimenti in doppio cieco e
placebo controllati clinicamente, pubblicati negli ultimi anni (su oltre
600 pazienti), suggeriscono che gli estratti esanici lipoidici o con CO2
supercritica aumentano i sintomi oggettivi e soggettivi, comprese la
disuria, la nocturia e il frequente e scarso flusso urinario nell'
ipertrofia prostatica benigna.
USI
Medicinali,
farmaceutici e cosmetici.
Nella
fitomedicina europea è utilizzato il frutto fresco tagliato
minuziosamente o in polvere in preparazioni galeniche; gli estratti
etanolici o esanici sono impiegati nei preparati antisteronici e
antiessudativi per trattare la difficoltà di minzione nella ipertrofia
prostatica benigna (stadio I e II). La droga diminuisce solo relativamente
i sintomi associati all'ingrossamento della prostata, senza ridurre
l'ingrossamento stesso.
Alimentari.
E' stata utilizzata storicamente come fonte alimentare dagli indigeni
della Florida e come cibo per sopravvivere dai primi coloni europei (FOSTER
e DUKE).
Preparati
erboristici. Vengono utilizzati i derivati dei frutti in tisane, capsule,
pasticche, tinture, ed altri prodotti come integratori, in primo luogo
come agenti endocrini ed anabolici; impiegati anche per l'ingrossamento
della prostata (FOSTER e DUKE).
Medicina
tradizionale. II frutto viene considerato tradizionalmente espettorante,
sedativo, diuretico; usato per trattare l'ingrossamento e l' infiammazione
della prostata; utilizzato anche per raffreddamenti, tosse, mucose
irritate, ulcerazioni della gola, asma, bronchiti croniche, raffreddori di
testa ed emicrania; candelette dei frutti in polvere sono usate come
tonici dell'utero e della vagina; è anche utilizzato come rimedio
popolare contro il cancro (FO- STER e DUKE).
Altri
usi. La cera della foglia è stata studiata come materiale potenziale per
le industrie in cui sono impiegate cere, ma è risultata di valore
inferiore rispetto alle principali fonti di cere vegetali normalmente
disponibili.
PREPARAZIONI
COMMERCIALI
La
droga grezza, estratti etanolici, esanici e supercritici con CO2.
NORMATIVA
II
frutto è oggetto di una monografia terapeutica positiva tedesca, indicato
per disturbi della minzione nell' ipertrofia prostatica benigna (stadi I e
II).
DA:
ALBERT Y.LEUNG
STEVEN
FOSTER
ENCICLOPEDIA
DELLE PIANTE MEDICINALI UTILIZZATE NEGLI ALIMENTI NEI FARMACI E NEI
COSMETICI
ED.
PLANTA MEDICA
IPERICO
hypericum perforatum
INDICAZIONI, pianta della famiglia delle Hypericacee, parti usate
le sommità fiorite, attività antiinfiammatoria, antisettica,
cicatrizzante, sedativa, antidepressiva di tipo non endogeno, distonia
neurovegetativa, gastrite, ulcera gastrica, uso esterno per piaghe,
bruciature, ulcerazioni, ferite, pruriti, attività antivirale, indicata
nelle forme ansiose, nella enuresi notturna dei bambini, nelle paure
infantili, indicato nell'AIDS, nell'Herpes simplex, nell'influenza,
ha azione coleretica ed epatoprotettiva, utile nelle epatiti virali,,
nella gastrite, nell'ulcera gastrica, attività diuretica ed antibatterica
specie a livello genito urinario, indicato anche nelle patologie
bronchiali, esternamente in forma di decotto si può applicare su
emorroidi sanguinanti, l'olio di iperico indicato nelle nevralgie e nella
sciatica o dolori da trauma. Ha un leggero effetto antidiarrico e per la
presenza di alcuni flavonidi ha anche un leggero effeto diuretico. Come
cosmesi indicato nella couperose Aiutando nella depressione aiuta a
livello sessuale a ritrovare la libido.
Denominaz.botanica: Hypericum perforatum L. -
fam. Ipericacee (Guttifere)
Sinonimi: Erba di S. Giovanni, Pilatro, Pelico, Cacciadiavoli
Nomi stranieri: ingl. - St. John's wort, Aaroh's beard, Hardhay;
fr.- Millepertuis, Herbe de Saint-Jean, Chasse-diable, Truchoron jaune;
ted. - Johanniskraut, Hartheu, Tupfel-Hartheu, Hexenkraut; sp. -
Corazoncillo, Hierba de San Juan, Hipericon, Sanjuanes, Altamisa
Parti usate: sommità fiorite (Hyperici herba DAC) - Tempo
balsamico: durante la fioritura (giugno-luglio)
Pianta alta fino a m 1, con stelo a due
spigoli, l'Iperico sviluppa foglie simmetriche sessili punteggiate in
trasparenza. In giugno-luglio produce fiori raccolti a gruppi di cinque in
corimbi: i petali gialli di forma ovale portano sul bordo peli secretori
di colore rosso scuro.
Il fitocomplesso iperico
agisce sulla depressione con diversi meccanismi in sinergia: 1) inibizione
delle monoaminoossidasi tipo A (MAO-A) e delle catecol-o-metiltransferasi
(COMT), che comporta una aumentata attività dei mediatori nervosi ad
azione stimolante. Entrambe queste due azioni sono dovute principalmente
alla quercitrina, al suo aglicone e al tetraidroxantone producendo un
marcato effetto antidepressivo; 2) inibizione della ricaptazione di
serotonina, noradrenalina e del GABA a livello sinaptico: è ormai
dimostrato che la prolungata permanenza di tali mediatori a livello
sinaptico si manifesta con una intensa attività antidepressiva. L’ipericina
inoltre può occupare i recettori della serotonina posti sulle cellule
nervose, fungendo anche in questo caso da antidepressivo; 3) azione sul
sistema dopaminergico, ancora in fase di studio; 4) effetti ormonali (fotodinamici):
in particolare si osserva un significativo aumento della secrezione
notturna di melatonina e una inibizione della produzione di cortisolo,
dovuti principalmente alle ipericine grazie ad un aumentato utilizzo della
luce: tale azione favorisce un sonno ristoratore e un buon risveglio,
senza disturbare il sonno REM, durante il quale avvengono la
rielaborazione e la memorizzazione degli eventi del giorno; 5) modulazione
della liberazione di citochine: l’estratto di iperico riduce la
produzione di interleuchina-6 capace di favorire la liberazione di
corticotropina, fattore spesso legato a fenomeni depressivi; 6) effetto
sedativo e allentamento della tensione nervosa: collegati alla presenza di
biflavonoidi, iperforina, procianidine.
Bombardelli E., Morazzoni P.: "Hypericum
perforatum", Fitoterapia, n. 1, 1995
Reuter H.D.: "L’iperico, antidepressivo vegetale",
Farmacia Naturale, n. 9, 1994
Holzl J.: "Iperico, componenti e meccanismi d’azione",
Farmacia Naturale, n 3, 1994
PRINCIPI ATTIVI, flavonoidi, iperina, iperoside, rutina,
quercitrina, biflavoni, ipericina, isoipericina, protoipericina,
iperforina, olii essenziali, tannini, procianidine vitamina C, carotene,
acido caffeico, colina, sponina, pectina. L'ipericina, inibisce l'enzima
responsabile della disattivazione dei vari mediatori del sistema nervoso
centrale come la serotonina, la dopamina e la noradrenalina, aumenta anche
la secrezione notturna della melanina.
CONTROINDICAZIONI, a dosaggi elevati è bene non esporsi al sole
per periodi prolungati, alle dosi
indicate è una pianta sicura.
ASTRAGALO
La
droga dell'Astragalo è rappresentata dalla radice di Astragalus
membranaceus (Fisch) Bge. e Astragalus membranaceus var. mongholicus (Bge).
La Famacopea della Repubblica Popolare Cinese Engl. ed. 1992, riporta come
officinali soltanto queste due specie, mentre nel "Chinese Herbal
Medicine, Materia Medica" Ed. 1986 sono nominati anche:
-
Astragalus chrysopterus Bunge
- Astragalus
floridus Benth. §
- Astragalus
tongolensis Ulbr.
L'Astragalo
è una pianta erbacea perenne impiegato da sempre nella Medicina
Tradizionale Cinese come tonico e rafforzante dell'energia vitale. La
prima citazione viene riportata nel testo cinese di materia medica Shen
Nong Ben Cao Jing redatto intorno al 120 A.C.
La droga è costituita dalla radice disseccata che si presenta di forma
cilindrica, generalmente senza diramazioni, della lunghezza di 30-90 cm e
del diametro di 1-3,5 cm. La corteccia è giallo-bruna, con scanalature
longitudinali irregolari e formazioni lenticolari orizzontali. Il tessuto
legnoso è duro e di difficile rottura. In sezione trasversale la
corteccia appare giallo-biancastra.
La droga emana un odore debole. Il gusto è debolmente dolce e leggermente
somigliante al fagiolo quando la si mastica.
In commercio la radice di Astragalo può essere sofisticata con Hedysarum
polybotrys, Hedysarum mongholicum e Hedysarum vicioides.
I
composti biologicamente attivi contenuti nella radice sono:
-
Saponine triterpeniche: Astragalosidi I-VIII, acetil-astragaloside 1,
soyasaponina 1, (Acetil-) astragalosidi I-VI,
Astragaloside VII neutro L'Astragaloside VIII e la saponina I sono
acidi (acido glucuronico)
-
Flavonoidi: Isoflavoni (calicosina, formononetina) Isoflavani (isomucronulatol)
Pterocarpani (9-methoxyl-nissolin)
-
Polisaccaridi: Astragalani I, II, III,(alfa-1-4-gluc.:MW36.300,
Astraglucani 1,2,3 (alfa-1-4-, alfa-1-6-gluc.)
Astraeterosaccaridi 1,2 (galacturon./ Glucuron. Acid, rha, gluc,
ara) AMem-P (galacturon.acid,
ara, gala, rha) Amine biogene: Betaina, colina, acido y- amino -butirrico
(GABA)
-
Amine piogene: Betaina, colina, acido gamma-amino-butirrico (GABA)
La
pianta è inoltre nota per la sua proprietà di accumulare selenio
soprattutto nella forma di Se-metil-selenocisteina.
Farmacologia
Effetti
farmacologici dell'Astragalo:
-
Immunostimolatorio (attivazione del RES, induzione dell' (alfa- e gamma
-interferone, aumento dell'attività delle cellule T-helper e dell'attività
chemiotattica dei macrofagi, inibizione della transcriptasi inversa dei
retrovirus e della DNA polimerasi).
- Adattogeno
- Antinfiammatorio
- Epatoprotettore
- Cardiotonico
- Aumenta la motilità spermatica
Studi
eseguiti sia in vitro che in vivo hanno confermato l'efficacia
dell'Astragalo nella stimolazione del sistema immunitario. Dai dati
ottenuti in vitro è stato possibile evidenziare che i polisaccaridi
isolati dalla pianta, alla concentrazione di 10 mg/ml, sono in grado di
aumentare l'indice di blastizzazione in colture miste di linfociti e la
granulopessia dei macrofagi o dei polimorfonucleati.
Inoltre utilizzando la tecnica nota come local Xenogenic graft-versus-host
reaction come test per la funzionalità delle cellule T, gli studiosi
hanno scoperto che quelle cellule mononucleari, derivate da pazienti
neoplastici, che erano state preincubate con una frazione di polisaccaridi
dell'Astragalus membranaceus avevano un significativo incremento
dell'attività immunitaria e inoltre ripristinavano la funzionalità delle
cellule T depresse nei pazienti neoplastici. Lo stesso tipo di azione
immunostimolante è stata evidenziata in vivo su ratti trattati con
ciclofosfamide (potente farmaco ad attività citostatica che produce
immunodepressione) cui era stata somministrata la stessa frazione di
polisaccaridi estratti dall'Astragalo.
Dagli studi condotti in vivo sono stati evidenziati l'attivazione del
sistema reticolo endoteliale, l'induzione del alfa- e gamma-interferone,
aumento dell'attività delle cellule T-helper e della chemiotassi dei
macrofagi, oltre che l'inibizione della transcriptasi inversa dei
retrovirus e della DNA polimerasi.
In conclusione i polisaccaridi dell'Astragalo mostrano una notevole
attività immunostimolante nei confronti sia del sistema umorale che di
quello cellulo-mediato.
La somministrazione orale di un estratto acquoso di Astragalo eseguita su
1000 soggetti è stata in grado di diminuire l'incidenza e ridurre il
decorso delle comuni malattie da raffreddamento. In questi soggetti in
effetti, dopo due mesi di somministrazione orale dell'estratto si è
riscontrato un incremento dei livelli di IgA e IgG.
La radice di Astragalo ha numerose altre attività oltre a quella
immunostimolante: ha effetto cardiotonico inotropo positivo,
epatoprotettivo, antibatterico, adattogeno e antinfiammatorio. Inoltre è
in grado di aumentare la funzionalità adreno-corticalica e quindi di
innalzare la soglia della resistenza ai fattori di stress.
I preparati di Astragalo vengono utilizzati in clinica nel trattamento
delle epatiti croniche infatti le saponine in essi contenute provocano
l'innalzamento dei livelli sierici di cAMP e promuovono la sintesi del DNA
nelle cellule epatiche in rigenerazione, stimolando inoltre la
rigenerazione degli epatociti.
Tossicità:
La
pianta viene ottimamente tollerata.
-
Per dosi orali di 100g di droga/Kg di un estratto acquoso concentrato di
Astragalo, somministrati a ratti per 2 giorni, non sono stati evidenziati
effetti tossici.
- La DL(50) di 40g/Kg è stata valutata per iniezione intraperitoneale
dell'estratto acquoso concentrato nei ratti.
- La droga non mostra effetti mutageni.
Controindicazioni:
Non
sono conosciute.
Avvertenze:
Non
si conoscono particolari avvertenze da considerare quando si utilizzino
prodotti a base di Astragalo. In via del tutto precauzionale non è
raccomandata la somministrazione in gravidanza o durante l'allattamento
perché non ci sono dati disponibili riguardanti gli effetti teratogenici
degli estratti di Astragalo, o la secrezione dei suoi componenti nel latte
materno e tanto meno gli effetti sul neonato.
Interazione
con farmaci:
Non
ci sono informazioni a riguardo.
ACHILLEA
L'Achillea,
o Millefoglie, o Millefoglio, è una tra le nostre piante più comuni.
Da
maggio alla fine dell'autunno fioriscono le sue false ombrelle bianche,
talora rosse, lungo le strade, le ferrovie, nei terreni incolti, nei
coltivi, nelle sodaglie.
Questa
Composita si distingue subito dalle Ombrellifere, con le quali i non
botanici potrebbero confonderla, esaminando i suoi piccoli « fiori »,
che in realtà sono dei capolini, e dal fatto che i loro comuni peduncoli
non partono da uno stesso punto sul fusto principale.
Questi
caratteri, unitamente a quelli delle foglie, strette, a margini quasi
paralleli, con le foglioline disposte su due ranghi e molto finemente
frastagliate, la rendono facilmente riconoscibile.
Erba
formica, Sanguinella: questi nomi popolari spiegano abbastanza come
l'Achillea millefoglie fosse stimata in passato da coloro che per
professione erano esposti a colpi di sciabola o di ascia.
Se
le sue proprietà vulnerarie sono oggi poste in dubbio (la pianta
applicata su ferite appena riportate ne ritarda piuttosto la
cicatrizzazione), l'impiego interno della Millefoglie è stato oggetto di
una grande quantità di lavori, che hanno dimostrato la sua utilità come
amaro-tonico, emostatico, emmenagogo.
Vengono
impiegate le sommità fiorite, la cui raccolta è possibile durante tutta
l'estate.
PROPRIETÀ
MEDICAMENTOSE
Uso
come tonico-stomachico
L'infusione
al cinque per cento è utile nei mali di stomaco acuti e cronici, nelle
dispepsie con fermentazioni, negli stati di atonia generale, nei quali gli
stimolanti si impongono.
Due
o tre tazze al giorno prima dei pasti (l'infusione deve essere preparata
in piccole quantità per il suo rapido annerimento che si accompagna allo
svanimento dell'aroma
Damiana (Turnera
aphrodisiaca Urban et Ward.)
famiglia: Turneracee
Principi attivi: fitocomplesso ancora non ben determinato, costituito da
resine 16%, gomme 12%, sostanze amare 7% e olio essenziale
Maca Lepidium meyenii Walp., L. peruvianum Chacon
famiglia: Crucifere (Brassicacee)
Sinonimi: Amarillo, Ccello (Maca gialla); Rojo, Puca (Maca rossa); Morado,
Milagro (Maca rosso scuro)
Parti usate: radice tuberosa .
Damiana
La Damiana
è rimedio specifico per impotenza (maschile) e frigidità (femminile) di
origine psichica. Il suo meccanismo d’azione, di tipo
parasimpaticolitico, si esplica a livello del midollo sacrale e sul centro
parasimpatico che regola l’erezione.
Le
foglie di Damiana, pianta originaria del Sudamerica, hanno azione
antidepressiva e tonico-stimolante generale che possono venire sfruttate
in caso di superlavoro fisico o intellettuale, stanchezza, condizioni di
stress e stati depressivi. La damiana possiede anche una attività
afrodisiaca,(definito da taluni il viagra naturale) il che ne fa un valido
aiuto in casi di astenia sessuale ed impotenza maschile di origine
psicologica in quanto all'azione di riequilibrio del tono dell'umore si
accompagna la stimolazione dei centri nervosi spinali che controllano la
funzionalità degli organi sessuali.
PRINCIPI ATTIVI DAMIANA
l'olio essenziale, contiene, cineolo, alfa e beta-pinene, cimolo,
timolo, ed altri, contiene inoltre calamane, cadinene, damianina, sostanze
amare, cineolo, p-cimolo, arbutina, tannino, principi amari, gomme,
resina, amido, arbutina, ceneri. Contiene un alcaloide simile alla
stricnina che agisce sul sistema nervoso e spinale . Per la presenza
dell'arbutina ha una lieve attività diuretica ed antisettica delle vie
urinarie.
ATTIVITA' DAMIANA
Psicostimolande, afrodisiaca, diuretica, espettorante, blandamente
lassativa, si impiega nell'esaurimento psico-fisico e nell'impotenza,
nelle convalescenzem nella diminuzione dell'attività sessuale.
INDICAZIONI DAMIANA
è usata come espettorante, è indicata per stimolare la potenza sessuale,
è psicostimolante, indicata nell'esaurimento psichico, nella impotenza,
è un tonico generale, blandamente purgativa, va bene nell'esaurimento,
nel surmenage nervoso, nella convalescenza, nella incontinenza urinaria,
indicata nella sterilità, nel diabete, nelle malattie renali, in alcune
paralisi, nelle infezioni della vescica, nell'asma, nella bronchite, negli
stati di affaticamento cronico, nell'ansia, calma i nervi, aiuta a
dormire. In particolare sembra che la Damiana stimoli il centro
dell'erezione localizzato al livello del parasimpatico pelvico-sacrale, il
fitocomplesso della Damiana ripristina il desiderio sessuale sia nell'uomo
che nella donna. Se ne utilizzano le foglie raccolte al tempo della
fioritura. Essenziale il suo utilizzo nei casi della diminuzione della
libido, nella impotenza, nella frigidità.
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