Venerdì, 09 Agosto 2019 11:06

Caduta dei capelli

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La caduta dei capelli è un prpoblema che interessa gran parte della popolazione, specie quella maschile

Alopecia ovvero Oddio, perdo i capelli!!

Quando si parla di alopecia ci riferiamo alla perdita temporanea o permanente di capelli. Esistono diverse forme : congenite (molto rare), che dipendono da malattie infettive o infezioni del cuoio capelluto, o anche traumi; la cosiddetta "alopecia areata" (Area Celsi), temporanea e reversibile spesso spontaneamente dopo 3 o 4 mesi; e l'alopecia seborroica.

Quest'ultima è la più frequente, è dovuta ad una eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee del cuoio capelluto : i capelli alterati, assottigliati e atrofizzati nel loro bulbo, cadono. La causa della calvizia e della insorgenza della seborrea in questa forma che atrofizza il bulbo del capello sono ignoti. Tale tipo di calvizia è generalmente maschile e la caduta comincia, in questi casi, dopo la pubertà, in modo abbastanza lento per poi manifestarsi in modo evidente intorno ai 20 anni fino ai 30, in cui ci si ritrova, rassegnati, oltre alla solita stempiatura, alla fastidiosa chierica (quando si perdono i capelli al centro, nella zona occipitale).

 

Io non mi sono mai rassegnato al fato, e sebbene fossi stato una persona con tantissimi capelli fino ai 15 anni, notavo, dopo che mi facevo lo shampoo, che tanti ma tanti capelli cascavano. Manifestando la mia preoccupazione ai miei genitori, era facile che mi dicessero, ironicamente, che avevo troppi capelli e che era una fortuna che li perdessi. Dopo i 20 anni, analizzando le foto, mi ritrovavo con tanti ma tanti capelli in meno. E nel frattempo le avevo provate tutte : capelli molto corti, zero gelatina per i capelli, i migliori shampoo... etc.

Mi veniva ansia al solo pensiero di perdere tutti i capelli, specie nella zona centrale, e ritrovarmi con i capelli rasati . Che tristezza pensavo. E che tristezza poi sentire che "chi perde i capelli è più virile" o cavolate varie. Perdere i capelli non piace a nessuno, e men che meno a me.

La mia scoperta con la serenoa repens è stata casuale. La utilizzavo per una fastidiosissima prostatite e mi resi conto, oltre gli indubbi benefici avuti per la mia beneamata ghiandola, che la caduta pian piano diminuiva, fino ad arrestarsi. Anzi, dopo un paio di mesi notavo della ricrescita. In quegli anni si sapeva ancora poco della serenoa repens. Non si trovava nelle erboristerie ma solo in preparazione farmaceutica, con costi peraltro molto elevati.

Fatto sta che tra una lezione e l'altra di università, ben prima di fare il corso di erboristeria, cominciai ha trovare interessanti informazioni su questo magico palmetto, sugli studi in atto sulla alopecia androgenetica, e su come , nella tradizione erboristica venisse addirittura riconosciuta come una pianta che ha un blando effetto afrodisiaco e che migliora la fertilità.

In effetti sin dal momento che assunsi la serenoa repens per la prostatite, in pochissimi giorni mi migliorò notevolmente la libido (in una scala da 1 a 100 per me è stato come passare da 1 a 200 !) e anche la erezione a livelli finalmente ottimali. In realtà non pensavo fosse riconducibile direttamente al "palmetto della florida", ma lo riconducevo o ad un miglioramento della prostata, oppure che la serenoa fosse un "viagra mascherato" datomi dal mio urologo che, poiché considerava la mia prostatite una banale problematica psicosomatica, me lo avesse dato perche' mi convincessi io stesso che stavo benone!

L'aspetto più carino è che, oltre ai benefici sulla salute sessuale e fisica, mi desse benefici sui capelli, e se confrontavo tali risultati con amici che presero quello che era un nuovo ritrovato, la finasteride, era davvero un gran bel passo. E già, proprio perché una buona parte degli amici che lo prendeva, manifestava degli effetti collaterali non certo simpatici : diminuzione della libido, riduzione dell' eiaculato e della potenza sessuale. Un mio amico addirittura dopo l'utilizzo di un anno di assunzione di finasteride (principio attivo della propecia), si ritrovò uno spermiogramma completamente alterato.

Detto questo, comunque, come e perché agisce la serenoa repens nella salute del capello?

Serenoa repens (saw palmetto, o anche, palmetto della Florida) e Alopecia

 E' un estratto derivato dalla pianta omonima, una piccola palma originaria dell'America del sud est. Da 400 anni si usa contro l'enuresi, atrofia dei testicoli, infiammazione della prostata, mite afrodisiaco per l'uomo. Le donne hanno usato le bacche per trattare la sterilità, mestruazioni dolorose e problemi di lattazione.

E' usato come farmaco per combattere l ’ ingrossamento della prostata ed ha mostrato di essere efficace in numerosi studi. Alcuni studi hanno mostrato invece che è  utile per combattere la calvizie androgenetica e qualcuno ha avuto ottimi risultati, come il sottoscritto.

Purtroppo non si ha, attualmente quantità di studi sufficiente per l 'utilità nella calvizie androgenetica come si ha invece per la finasteride.

Sono infatti disponibili studi per l ' iperplasia prostatica ma non molti e precisi per la calvizie androgenetica. Ed è qualcosa di differente anche se simile. Ha effetti antiandrogeni se si assume per via sistemica, infatti bloccherebbe l'alfa reduttasi del testosterone, il recettore citosilico del DHT (circa il 50%), nonchè il recettore citosilico degli estrogeni. Ha quindi la stessa azione della finasteride. Gli stessi sutdi comunque dimostrano che non ha nessun effetto collaterale riferibili a quelli della finasteride  (  vedi ad esempio, Morganti 1998).  Il motivo, come scrive il naturopata Daniele Santagà, va ricondotto al motivo per cui la serenoa si comporta non solo come anti DHT , ma anche come simil androgeno visto che e' costituita di acidi grassi liberi. , cosa che la finasteride non fa, quindi agisce anche come blando stimolatore, un po come i fitoestrogeni. Cioe' e' in grado di attivare la stimolazione cellulare senza creare effetti avversi in quanto la stimolazione e' debole.

Ha inoltre azione anti infiammatoria. L'infiammazione è comune nei tessuti coinvolti nell'alopecia androgenetica.

Contiene un olio con diversi acidi grassi, acido caprico,caprilico, laurico, oleico, palmitico e loro esteri etilici, fitosteroli quali beta-sitosterolo, cicloartenolo, stigmasterolo, lupeolo, lupenone, 24-metil-cicloartenolo, altri olii, resine e tannini.

Un ottimo prodotto allo scopo è il masculin herbal complex , a cui andrebbe associato comunque anche il betaguard , ricco in minerali come zinco e selenio, vitamina E e una miscela sinergica di antiossidanti e anti radicali liberi; uno shampoo delicato e prodotti dedicati per la pelle .  Ottimo anche il minoxidil , che e' un farmaco e va consultato il medico per valutarne l'utilizzo, a cui si potrebbe associare la pomata Aloe Vera, per prevenire gli effetti collaterali del minoxidil stesso

Ho elaborato una dieta associata ad un mirato programma nutrizionale basta sulle combinazioni alimentari, diversa a seconda che si tratti di calvizia androgenetica (ereditaria) oppure dovute ad altre cause (eccessivo uso di proteine di origine animale, oppure stress, tensione, stanchezza cronica, calo delle difese immunitarie)

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